Per sostenere gli effetti negativi della crisi pandemica, il Consiglio dei ministri ha approvato l’estensione del credito d’imposta del 30% sul valore delle rimanenze finali di magazzino di tessile, moda e accessori, anche alle imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio in esercizi specializzati. Quindi, negozi prodotti tessili, moda, calzature e pelletteria.
Per la misura, spiga la nota del ministero dello Sviluppo economico, sono stanziati circa 100 milioni ed è contenuta nel decreto legge ‘Sostegni ter’ che raccoglie una serie di misure per aiutare le attività maggiormente colpite dall’emergenza Covid, e interventi per contrastare l’aumento del costo della bolletta energetica per le imprese. In totale il decreto prevede uno stanziamento di 390 milioni di euro.
Il mondo del commercio ha espresso soddisfazione di fronte alla notizia della misura. Per Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, “la distribuzione commerciale della moda, nonostante qualche segnale di ripartenza nel 2021, è tornata a soffrire a seguito di una sorta di quarantena commerciale.
Stiamo registrando – continua – un crollo vertiginoso delle vendite dovuto alla drastica diminuzione dei flussi, certamente per la diffusione di contagi e quarantene, ma anche e soprattutto per l’eccessivo utilizzo di modalità di lavoro agile nel pubblico e nel privato, oltre alla pressoché totale assenza dello shopping dei turisti e ad un sentiment negativo che rallenta, se non inibisce completamente, i consumi di prodotti di moda, seppur scontati”.
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