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14 novembre 2016

Londra proibisce lo sbarco alle catene retail

Il cuore di Londra taglia fuori le grandi catene della moda. Il Westminster City Council ha introdotto una regolamentazione per tutelare l’unicità di alcune aree sensibili della città di Londra. L’autorità, la quale sovrintende il quartiere City of Westminster nell’area della Greater London, ha sviluppato le Special Policy Area (Spa) guidelines, linee guide atte a definire i requisiti necessari per aprire nuove attività e realtà in cinque vie specifiche, ovvero: Savile Row (famosa per il “su misura”), Mayfair (ricca di gallerie d’arte), Harley Street (centro dell’eccellenza medica), St James’s (famosa per l’esclusività di gallerie d’arte e specialisti del lusso di nicchia)  e Portland Place (celebre per i palazzi storici sedi di prestigiosi organizzazioni internazionali).

Per esempio, in Savile Row i nuovi store dovranno necessariamente avere un’attività tailor made per poter stabilirsi nella via, così che la loro realtà sia affine alle peculiarità dell’area. Mark Henderson, presidente del brand Gieves & Hawkes con sede in Savile Row, ha affermato: “Sono molto contento. Questo significa riconoscere l’unicità di Savile Row. Non solo infatti la via fornisce dell’ottimo su misura, ma è anche un simbolo per la moda inglese che non vorremmo diventasse un’altra strada dedicata al retail”. La disposizione è stata oggetto di interesse per una decina d’anni, in risposta alla crescente presenza di grandi catene internazionali che hanno quasi annientato i caratteri distintivi di ciascuna area in favore dell’omologazione.

La vicenda di Londra interessa anche Milano dove le grandi catene retail stanno introducendosi nelle località dedicate alla moda più prestigiosa, occupando e, in alcuni, casi sostituendo  gli store che hanno, un tempo, caratterizzato e reso celebre l’area occupata.

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